“Trieste e il Cinema” in edicola il libro che racconta la città sul grande schermo
Sarà in edicola, da lunedì 9 dicembre, “Trieste e il Cinema, il volume che racconta il panorama cinematografico del capoluogo giuliano. L’iniziativa editoriale progettata da La Cappella Underground e realizzata grazie al contributo della Fondazione CRTrieste sarà disponibile gratuitamente con il quotidiano il Piccolo in 12 fascicoli.
Lo stretto legame tra Trieste e il cinema viene indagato attraverso le parole di importanti firme quali Paolo Lughi, Fulvio Toffoli, Sergio Crechici, Gianluca Guerra e Daniele Terzoli.
Il progetto “Trieste e il cinema” nasce sull’onda di un’iniziativa editoriale pubblicata nel 1995 dal quotidiano “Il Piccolo” nella forma di inserti settimanali per il centenario della nascita del cinema. Questa volta l’occasione è un anniversario “locale”: il cinquantesimo della Cappella Underground, dal 1969 uno dei principali promotori dell’arte cinematografica a Trieste.
Si tratta, dunque, di un aggiornamento – quasi 25 anni dopo – per raccontare il legame tra Trieste e il cinema in tutte le sue forme attraverso una narrazione in costante dialogo con i lettori: i film e le fiction tv girate e prodotte in città e nei dintorni, le attrici e gli attori originari delle nostre terre, le sale ormai chiuse e quelle ancora in esercizio, i registi e gli sceneggiatori, gli artisti e gli intellettuali, i critici, le associazioni e i festival… Presente anche un capitolo inedito su Trieste e il cinema americano firmato da Tullio Kezich, del quale è d’obbligo ricordare la tipica esortazione: ‘ndemo in cine!
L’opera è arricchita, inoltre, da oltre 160 tra immagini e fotografie provenienti da: Archivio Fotografico FVG Film Commission, Archivio Storico “Il Piccolo”, Biblioteca e Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte di Trieste (beneficiaria delle donazioni della Fondazione CRTrieste), Fototeca della Sezione di storia ed etnografia presso la Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi (Odsek za zgodovino in etnografico pri Narodni in študijski knjižnici), Fondo Primorski dnevnik, e numerose collezioni private.